L’ansia: come riconoscerla

L’ansia può essere definita come la condizione di costante apprensione, in cui si trova un determinato soggetto anche quando non vi è un reale pericolo imminente. L’ansia è un disturbo comune alla maggior parte della popolazione, secondo le statistiche essa colpisce il 30% della popolazione femminile e il 19% di quella maschile. Vi sono diverse tipologie di stati ansiosi patologici: si va dal Disturbo Ossessivo Compulsivo al Disturbo D’Ansia Generalizzato, dal Post Traumatico a quello dovuto a Fobie Specifiche, e tantissimi altri che vengono diagnosticati solo da uno specialista.Infatti l’ansia quando diventa patologica può rendere difficile la vita di chi ne soffre, motivo per cui è bene sensibilizzare le persone a rivolgersi a medici specializzati quali psichiatri e psicoterapeuti.

Cosa significa “essere in ansia”

Le ragioni che portano ad avere l’ansia sono molteplici, indichiamone qualcuno. Vi sono:

• Fattori biologici: per cui l’ansia sarebbe una conseguenza dell’eccessiva produzione di noradrenalina (ormone dello stress) a danno della serotonina (ormone della felicità) che viene prodotta in minor quantità;

• Fattori ereditari: nel 50% dei casi si soffre d’ansia perché in famiglia c’è già qualcuno che ha dei disturbi psicologici;

• Fattori inconsci: secondo Freud, l’ansia è generata da un conflitto interno che può nascere in infanzia o in età adulta. Lo stato d’apprensione quindi risulta essere una difesa contro tale conflitto e si nasconde nell’inconscio.

Diversi sono i sintomi sotto cui si manifesta l’ansia, taluni anche molto debilitanti. Possono essere di natura psicologica o fisica.

Tra i sintomi psicologici elenchiamo: eccessiva preoccupazione per l’incertezza del futuro; paura di perdere il controllo e impazzire; paura di pericolo e morte imminente; continuo stato di tensione e inquietudine; scarsa interazione sociale; irritabilità e impazienza;difficoltà di concentrazione;perdita della propria personalità, perdita del senso della realtà circostante; scarsa memoria e disturbi del sonno.

Tra i sintomi fisici invece: senso di oppressione al torace, dispnea (conosciuta come “fame d’aria”), iperpnea (respirazione accelerata), battito cardiaco accelerato o irregolare, palpitazioni, bocca secca e tremore, sensazione di nodo alla gola e difficoltà di deglutizione, sensazione di svenimento, mancato equilibrio, sudorazione eccessiva e senso di debolezza, vampate di calore o di freddo improvvise, diarrea.

Posso uscire da questa condizione di ansia?

Quando ci si sente in apprensione, sotto stress e agitati per la conduzione troppo frenetica della vita, possiamo ricorrere a rimedi naturali come tisane rilassanti o valeriana (per questa è sempre meglio chiedere consulto al proprio medico). Qualora tale condizione ci pregiudica il normale svolgimento della vita e diventa quindi patologica bisogna rivolgersi a medici specialisti; psichiatri e psicologi. I primi per la prescrizione di cure farmacologiche, i secondi,a supporto di tale trattamento, offriranno valido aiuto all’individuo ad affrontare tale condizione in un percorso difficile e duraturo nel tempo.