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Intestino pigro, sintomi e rimedi

Intestino pigro, sintomi e rimedi

Effeverde   |  9,dic 2021

Quando si soffre di intestino pigro non bisogna quasi mai allarmarsi, in quanto si tratta di una condizione relativamente comune e curabile, in gran parte dei casi, con l’adozione un sano stile di vita.

L’intestino pigro può essere:

    saltuario (come quando si presenta durante viaggi o vacanze);
    acuto (spesso come conseguenza dell’assunzione di farmaci o dopo interventi chirurgici);
    cronico (se è costante e non va via).

Sintomi

L'intestino pigro porta a un rallentamento del transito e della motilità intestinali con successiva irregolarità e/o difficoltà nell'evacuazione. Come conseguenza, le feci potrebbero restare nel tratto intestinale per troppo tempo, disidratandosi e indurendosi e diventando ancor più difficili da espellere.

I sintomi che ne conseguono possono essere:

    Dolore durante l'evacuazione.
    Sensazione non aver liberato l’intestino dopo esser andati in bagno.
    Gonfiore addominale.
    Nausea.
    Alitosi, specialmente al risveglio.

Rimedi

Dato che, spesso, l’intestino pigro è conseguenza del proprio stile di vita, è prima di tutto importante evitare i comportamenti errati quali:

    Non idratarsi abbastanza.
    Vivere una vita piena di ansia e stress.
    Essere sedentari.
    Abusare di alcuni tipi di farmaci.

Di base poi, seguire una dieta equilibrata e eseguire una costante attività fisica è spesso sufficiente per risolvere il disturbo, dato che quando l'intestino pigro è semplice conseguenza di un’alimentazione scorretta, è possibile ovviare aumentando l’apporto di acqua e di fibre grazie a verdura, legumi, cereali e frutta.

Tra gli alimenti più consigliati, si trovano yogurt e il kefir, in quanto capaci di esplicare un’azione benefica sulla flora batterica e sulla motilità intestinale. A tal proposito, anche l’apporto di probiotici come il Lactobacillus casei è benefico nel ripristino della flora batterica intestinale danneggiata da eventuali squilibri e terapie antibiotiche.

Quando le buone abitudini non migliorano la situazione, è bene rivolgersi a un medico per un controllo e definire se la terapia da intraprendere può essere articolata su rimedi naturali o se è meglio ricorrere ai farmaci.

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